La storia
Le origini del cardato rigenerato
La novità più importante per la produzione tessile pratese dell’ultimo secolo e mezzo è senz’altro costituita dalla fabbricazione di tessuti mediante l’utilizzo di lana rigenerata. Questo tipo di lavorazione risale infatti alla metà dell’Ottocento ed è basata sull’introduzione di un’invenzione destinata a cambiare, nel giro di pochi anni, tutta la produzione del territorio pratese: si trattava della stracciatrice a secco.
Questa macchina, in realtà, era stata messa a punto, nel 1813, dall’inglese Beniamino Law, in seguito all’idea di riutilizzare i cascami delle filature e delle tessiture di lana. Secondo Alessandro Rossi, queste macchine ebbero diffusione in Italia dopo il 1855, quando i primi esemplari furono mostrati all’Esposizione di Parigi. Tuttavia è invece attestato che tale congegno fosse già giunto, un po’ in sordina, qualche anno prima proprio a Prato.